Canto corale, riflessioni sparse di Chiara Bitella
Per passione Chiara Bitella, nostra sostenitrice che dopo aver partecipato alle selezioni per il calendario 2015 scrive ogni tanto per noi, canta nel Mikrokosmos-coro multietnico di Bologna e ci propone le sue riflessioni sull’importanza e la bellezza di cantare insieme.
Cantare è un toccasana naturale, non costa niente ed è accessibile a tutti. Siamo degli strumenti umani in quanto dotati di corde vocali che vibrano al passaggio dell’aria. Si canta sotto la doccia, quando non ci ascolta nessuno, o nelle sere d’estate in spiaggia grazie all’unico amico che suona la chitarra e accompagna le nostre voci. Si canta quando si è felici e quando si è tristi, si canta al bimbo nella culla, a se stessi, per cacciar via i brutti pensieri, si canta quando si è innamorati, e quando ci si sdrai sul letto con le cuffie. Il canto accompagna gesti quotidiani della nostra vita e spesso non ce ne accorgiamo. Allora pensate a cosa significa cantare in un coro, tutti insieme, con l’obiettivo di impegnarsi per creare musica, e che musica! Ognuno ha il suo ruolo, soprani, contralti, tenori, baritoni, bassi. Ogni persona ha un timbro di voce diverso nonché un’estensione vocale più o meno potente che mette al servizio degli altri coristi per creare armonia. Ma non basta cantare, è necessario, indispensabile direi, l’ascolto degli altri. Cantare e ascoltare nello stesso tempo? Si, si può fare. Ci si allena e si sbaglia. E poi si ricomincia. Così si migliora l’ascolto che porta a una maggiora consapevolezza della propria voce in relazione agli altri e ai tempi musicali dei brani, così a poco a poco nasce l’armonia. E nell’armonia si trova un piacere immenso, un respiro più ampio e in quel momento sai che fai parte di un Coro!
David Maria Turoldo scrive:
“Nulla è più nobile del canto.
Virtù salvatrice di umanità sempre più rara è il cantare.
Per questo quando un popolo canta c’è da sperare ancora.
E sarà perfino inutile disperare quando non si udiranno più canti.
Nulla fonda animi e caratteri quanto un coro, quando è un vero coro;
quanto sentirsi i componenti di un coro: allora l’appuntamento,
il ritrovarsi e il sentirsi presenza necessaria a cantare è come un convenire di innamorati.
Allora il sacrificio diventa spontaneamente gioia e stima per vivere.
Si, è proprio così: cantare migliora la qualità della vita perciò, canta che ti passa!”
Chiara Bitella, amante del Coro.