Dialogo sulla felicità
Una conversazione tra un maestro e il suo alunno sulla felicità a cura di Chiara Bitella :
M.- “Cosa ti rende felice?”
V.-“Non ci sono regole. E’ una faccenda soggettiva ed imprevedibile.
M.-“ Giusto: Comunque tu la metta, se non ami, non c’è felicità. Ma l’amore ti rende sempre felice? Quando la persona amata soffre, non soffri anche tu? E smetti forse di amare perché soffri? L’amore è una semplice attesa del piacere?”
V.-Naturalmente, no. Può esserci molta sofferenza nell’amore.
M.- “ Allora cos’è l’amore? Non è forse un modo di essere più che uno stato mentale? Per amare, devi proprio sapere che ami? Non hai mai amato tua madre inconsapevolmente? Il tuo intenso desiderio del suo amore, di avere una possibilità di amarla, non è forse il desiderio stesso dell’amore? L’amore è parte di te quanto lo è la coscienza di essere. Tu hai cercato l’amore di tua madre perché l’amavi”.
V.-“ Ma non me lo permetteva!”
M.-“ Però non è riuscita ad impedirtelo.
V.-“ Allora perché sono stato infelice tutta la vita?”
M.-“Perché non sei andato in profondità, fino alle radici del tuo essere. E’ stata tale ignoranza di te stesso che ti ha nascosto l’amore e la felicità, spingendoti a cercare ciò che non avevi mai perso. L’amore è volontà: la volontà di condividere la tua felicità con tutti. Essere felici, rendere felici, è questo il ritmo dell’amore.”
Tratto dal libro: “Io sono Quello” di Sri Nisargadatta Maharaj.