Giorgia Diafano, una ragazza combattiva
Mi chiamo Giorgia Diafano e ho 34 anni, vengo da un piccolo paese della provincia di Udine in Friuli Venezia Giulia. Sono alta 1.73 e porto la taglia 46/48 dipende dalle marche dei vestiti …è tutto un programma come dico io … Sono laureata in Scienze della Formazione Primaria e lavoro come insegnante di scuola primaria, adesso finalmente di ruolo.
Quando ero bambina sono sempre stata oggetto di offese e di bullismo. La mia unica colpa era di essere grande rispetto ai bambini della mia età e di essere brava a scuola. Per anni mi hanno chiamato con vari nomi tipo oca oppure verme … e non capivo il perché … a 8 anni non puoi capire perché gli altri sono tanto cattivi con te. Quando mia nonna mi disse di ricambiare i miei compagni con la stessa moneta, io le risposi che non potevo farlo, perché non mi era stato insegnato ad essere una cattiva bambina, ma solo una buona bambina. Ne ho sofferto veramente tantissimo. Crescendo durante l’adolescenza, ero sempre la più grossa e mi prendevano in giro, perché non rispecchiavo i canoni delle ragazzine dei miei tempi … ero oggetto di scherno con parole come Free Willy, la balena oppure tettona … ma io non mi arrabbiavo … facevo finta di niente, perché volevo solamente essere accettata e mi sentivo sola, molto sola. Quanto ho pianto sola in camera mia. Lacrime infinite … Volevo semplicemente essere bella e popolare come le altre ragazze, e invece ero solo una ragazzina bruttina che veniva presa in giro. Tutte belle, fidanzate con i più popolari della scuola … ed io la ‘sfigata’ che nessuno mai prendeva in considerazione. Odiavo la mia fisicità e avrei tanto voluto essere magra come le mie coetanee, un insetto-stecco senza seno e senza sedere. Dieci anni fa poi la mia vita è cambiata. Un problema di salute è entrato prepotentemente nella mia vita ed è stata come una pugnalata al cuore. Ero e sono tutt’ora sempre sull’orlo di un precipizio, solamente il vento giusto mi fa rimanere in piedi e salva. Basta la folata sbagliata e … puff …tutto potrebbe svanire.
Sono stati anni duri e difficili, dove ho perso persone che credevo amiche … altre mi facevano già con un piede nella fossa … momenti terribili … ma poi ho dovuto fare una scelta: vivere o sopravvivere. E io ho scelto di VIVERE … ho iniziato a fare tutto quello che mi rendeva felice … e più ero felice, più il mio corpo diventava forte … e tutt’ora continuo a credere e a fare tutto ciò che mi rende felice, perché la vera cura è ESSERE FELICI ed AMARSI, AMARSI TANTISSIMO con tutta l’anima e il cuore.
Ho imparato molto in questi lunghi anni, a volte molto duri in cui tutto era una montagna insormontabile … sono caduta spesso e a volte, rialzarsi era difficilissimo … ma mi sono sempre rialzata a testa alta … e ora sono orgogliosa della donna che sono diventata.
Ora non mi interessa più il pensiero di chi mi guarda. La ragazzina che piangeva la notte per gli insulti degli altri ha lasciato spazio ad una donna … una donna che si ama per quella che è, con i suoi pregi e i suoi difetti. Finalmente ho trovato un equilibrio e sono felice. Nessuno dovrebbe mai giudicare gli altri. Ogni donna è speciale e meravigliosa per quella che è. Amo me stessa e la mia vita, perché è il dono più bello che mi è stato dato.
Spero di poter collaborare a diversi progetti con Beautiful Curvy. Lo shooting è stato splendido! Mi sono sentita a casa, amata e coccolata per la donna che sono; non ho trovato invidie o brutti sguardi, ma tanta gioia di collaborare per un messaggio che ci accomuna tutte: volersi bene ed accettarsi così come siamo senza filtri.
Vorrei tanto fare sia la modella , ovviamente non a tempo pieno visto che non abito a Milano e il mio lavoro precario è un po’ difficile e problematico e portare avanti il progetto come ambasciatrice.Una maestra del mio plesso mi ha chiesto di parlare della mia esperienza alle bambine di 5. elementare e io ne sono entusiasta, perché ci sono bambine soggette a bullismo in classe. Qualsiasi progetto sarà accolto con entusiasmo e infinito piacere. Avere questa opportunità è un onore per me.
Grazie a Giorgia per questa testimonianza molto personale!