Da Abercrombie & Fitch per una foto di protesta
Abercrombie & Fitch è un fenomeno di moda molto popolare fra i giovani che propone un total look di impronta casual. È di questi giorni l’ennesima infelice dichiarazione di Mike Jeffries, Ceo del brand: questo simpatico signore ha confermato di voler vestire con i suoi capi solo persone belle e magre, che portino al massimo una taglia L, corrispondente a una 44. Per quanto riguarda gli uomini, possono raggiungere la XXL, basta che siano palestrati. Non solo, devono anche essere cool e non “sfigati”, categoria che è invitata a evitare di varcare la soglia degli store del marchio, accontentandosi di inspirare da fuori gli effluvii di profumo che si diffondono fino a decine di metri dall’ingresso. Questa presa di posizione è stata giustamente criticata da più parti perché discriminante verso quei giovani che, pur avendo una taglia “più”, non vogliono vestire in modo diverso rispetto i loro coetanei. Noi “curvy proud” siamo solidali con tutti loro ovviamente e quindi oggi, in segno di protesta, io e Marged Trumper, in arte la Diva delle Curve, ci siamo fatte fotografare davanti al negozio Abercrombie & Fitch di Milano mentre tantissimi adolescenti si facevano ritrarre insieme ai muscolosi ragazzi immagine che accolgono la clientela all’entrata.
Le reazioni alla dichiarazione di Jeffries, che non è purtroppo una semplice provocazione verso le donne curvy ma la filosofia alla base del suo business, non hanno tardato ad arrivare e una in particolare ci è piaciuta parecchio: è una serie di immagini postate dalla vulcanica Jes, che firma il blog The militant Baker, in cui la ragazza mostra le sue belle curve avvinghiata a un tipico esempio di giovane maschio di Abercrombie.