La sfilata di For.Me Elena Mirò, plus-size ma…
Oggi, primo giorno di Milano Fashion Week, la città è già in pieno fibrillo. Il traffico è impazzito e per le strade il pittoresco popolo della moda si muove ondeggiando su stiletti e platform, sfoggiando outfit che più eccentrici e “cattura fotografi” di così non si può. Siamo appena tornate dalla sfilata di For.me Elena Mirò ed ecco il nostro reportage.
Sobria, misurata ma con una forte identità urban chic, contemporanea e decisa, la collezione plus-size For.Me Elena Mirò per la primavera-estate 20014 punta su tinte – bianco, nero, cipria, verde smeraldo – e materiali (organza, canvas, bouclè, pelle, effetto pitone…) a contrasto, questi ultimi perlopiù strutturati e corposi, forse anche troppo tenendo conto del tipo di fisicità che dovrebbero vestire. Privilegia silhouette scivolate e a scatola, repechage dagli Anni ’50 decisamente poco donanti a corpi dalle forme esuberanti e generose. Propone gonne a tubo con zip strategiche che si aprono disvelando un colore a contrasto per dare maggiore agio nei movimenti o con spacco regolabile, sempre con lampo, per aumentare il tasso di seduttività, fluide longuette intarsiate e asimettriche e bermuda, anche questi a nostro avviso poco adatti a curvy vere che spesso hanno il giro coscia decisamente forte. Sempre pensando a donne di un certo peso, top e abiti smanicati o con spalle scese non valorizzano ma tendono ad accentuare certe zone che andrebbero invece “mimetizzate”, per non parlare degli spolverini iperdecorati e in tessuto corposo e rigido che già ingrossano una taglia 42, figuriamoci come possono “ingoffare” una silhouette plus-size. Le creazioni sono senza dubbio gradevoli e di impatto a livello fashion ma, appunto, la sensazione è che si sia pensato molto alla tendenza e meno a chi nella realtà poi dovrebbe indossare questi capi: donne dalla 44 in su, non stampelle senza forme ma con fianchi, seni, braccia, gambe morbidi e polposi. Noi, insomma!