Simone Marulli, un giovane designer conquista la moda curvy
Qualche tempo fa ho conosciuto Simone Marulli, 36 anni, un designer di Brescia che ha intrapreso la sua carriera grazie a una borsa di studio vinta a Riccione Moda Italia nel 2001/02 per Miss Deana/Armani. Sono seguite poi esperienze lavorative da Alviero Martini e presso un multibrand di Altamoda a Roma. Ma la sua passione per la moda lo spinge oltre e nel 2005 partecipa con la collezione Amarcord a NUDE, contenitore di moda nell’ambito della fashion week milanese. Viene invitato nel 2009 dall’Unesco alla sfilata della Mozambico Fashion week di Parigi e qui inizia a collaborare con aziende che producono abiti da cerimonia e plus-size. Più per gioco inizia a interessarsi al curvy, perché le sue amiche hanno problemi di vestibilità e gli viene naturale sviluppare una collezione che vesta dalla 42 fino alla 58. Nel 2005 nasce la sua linea, Simone tocca un tessuto e sa subito come trasformarlo, adora i pizzi e mi confessa che dal 2010 metà delle sue clienti sono curvy che cercano capi esclusivi. Il suo Atelier è come una sartoria di alta moda di altri tempi, perché la cliente arriva da lui e Simone disegna l’abito al momento. Crea abiti da sogno per molte spose e per le loro mamme in modo che siano le più belle quel grande giorno. Come funziona? Dopo un primo colloquio per conoscersi, viene fatto uno schizzo e scelti il tessuto e il colore adatto all’incarnato. Una foto della cliente serve per capire le forme in modo da valorizzare le sue caratteristiche. Racconta che le donne curvy hanno bisogno di più sicurezza e si fanno consigliare più volentieri rispetto alle altre. Lui assume un po’ il ruolo dello psicologo e la soddisfazione delle sue clienti è la miglior pubblicità per lui. Simone è stato un uomo curvy ma ora ha riacquistato il peso forma, si vede che la creatività per le curvy ha un effetto benefico sulla salute. La collezione è venduta oltre che in Italia, in Giappone, Kuwait, Oman e a New York. Per ulteriori informazioni andate sul suo sito: www.simonemarulli.com