Casa Tintoria, un tuffo nel passato
Io e mia cugina facciamo una gita fuori porta da Fabriano a Urbania. Si parte e il navigatore satellitare della Cabrio segna le 11 e 10 minuti. Nel cielo azzurro alcune nuvole sparse nascondono un sole caldo. La strada provinciale divide colline e larghe valli irregolari. Il vento mostra un panorama ondulato e l’erba disegna sinuose onde come un mare in burrasca. Scorci di mura rinascimentali e medievali sembrano paesaggi di presepi natalizi. Parole, confidenze e tante risate volano fuori dalla macchina perdendosi nell’aria. Alle 13 circa arriviamo ad Urbania città di 7082 abitanti. Situata in fondo alla valle del fiume Metauro è un importante centro turistico meta di visita per il Palazzo Ducale oltre le numerose chiese, ma anche le sue antiche mura e le stradine medioevali, per non dimenticare la produzione di ceramiche. Camminiamo serene accompagnate solo da un suono di campane in lontananza. Appena sotto le mura che circondano la cittadina in riva al fiume scorgiamo una casa che attira la nostra attenzione. Una piccola discesa anticipa CASA TINTORIA un edificio affacciato sugli ordinati orti messi a disposizione dal Comune ai suoi cittadini. All’interno Dodi e Giorgio ci accolgono. Tovaglie di sangallo e trine, piatti di porcellana decorata con bicchieri di cristallo di ogni forma e dimensione, fanno parte di un arredo in stile shabby chic dal sapore di altri tempi. Mazzi di fiori secchi o appena raccolti decorano tavoli vintage di legno massiccio già apparecchiati. Ci sediamo, brindiamo alla nostra giornata e iniziamo con le portate elaborate, ma genuine. Zuppetta di asparagi selvatici Canestrino di erbe e fave Insalatina con grugni e caccialepri Tortelli agli stridoli Rosolio alle rose Caffe’ Due chiacchere con i padroni di casa alcune foto ricordo e il ritorno verso casa ci attende. E’ stata una giornata bella ed indimenticabile. www.casatintoria.com
Cecilia Cristoforetti