Le modelle curvy sono solo una moda?
Se le modelle curvy qualche anno fa erano presenti in diverse sfilate non solo a Milano ma anche a New York, Parigi e Londra, perché hanno aperto le porte all’inclusione e alla diversità di taglie nelle passerelle, adesso sembra che ci sia un’inversione di rotta. Quasi un passo indietro, dopo la conquista di un discorso di bodypositivity….
Il rigido cannone di bellezza nel settore della moda che si basa sulla grande magrezza e non prende in considerazione i danni mentali provocati specialmente ai giovani e non solo… Sembra che gli stilisti di moda abbiano colto il trend del “ Curvy “ per cavalcare l’onda dell’inclusione, ma alla fine senza convinzione e senza prendere in considerazione la vestibilità, senza una vera strategia d’azione.
Viene da chiedersi se è più importante seguire una “moda” o tendenza, piuttosto che una presa di posizione che apre le porta a taglie diverse come del resto lo mostra il mercato.
A Milano era presente Ashley Graham che ha sfilato per Dolce & Gabbana con un abito rosso, ma era anche un ospite Vip alle sfilate di Etro e Moschino sempre vestita dal brand della sfilata. Un’altra modella che non manca di solito è Alva Claire. Jil Cortleve e Paloma Elsesser che sono delle Top curvy nelle sfilate. Ma qualche brand ha usato anche modelle curvy meno conosciute per mostrare l’inclusione.
Quello che chiede il mercato sono le taglie in mezzo dalla 42 – 48 per mostrare le collezioni. Aspettiamo le prossime sfilate per vedere cosa succede…