Ilaria Fagni, una bella ragazza toscana si racconta
Oggi conoscete Ilaria Fagni, una bella ragazza toscana di 35 anni che nove anni fa ha posato per il mio calendario Beautifulcurvy che allora era alla seconda edizione. Lei è una ragazza simpatica, alta e ben proporzionata con la sua taglia 48 !
Alla domanda che le ho fatto, di raccontare come è cambiato il panorama curvy secondo lei e come è cambiata lei in questi anni mi ha risposto cosi :
Durante questi anni ho visto il panorama della moda italiana sforzarsi ad essere quanto più inclusivo possibile, per reggere il gap con i paesi stranieri, per costruirsi una facciata politically correct a tutti i costi, perché sembra che cosi vada di moda. Non certo, perché tutti ne fossero sinceramente convinti e avessero interiorizzato l’importanza di alcuni concetti.
Quanti ci credevano fino in fondo?!
Quanti, nel loro quotidiano, in silenzio, portavano avanti queste piccole grandi battaglie partendo dalla quotidianità?
Ho visto molte mie colleghe spogliarsi in piazza in virtù di una ghettizzazione, a mio avviso, da loro stessa definita, con questi eventi.
Le ho viste cavalcare l’onda col pretesto dell’ amore per il proprio corpo e subito dopo pubblicizzare creme spalmabili proteiche, guaine modellati, creme anticellulite.
Io me ne sono sempre tenuta fuori. Magari sarò sembrata a tutti una un po’ asociale, distaccata, ma non mi andava di mettere il mio disagio alla mercè di tutti, e soprattutto mercificare il disagio altrui, conscia del fatto che, aiutare le persone, se è questo il fine ultimo principale, lo si può fare in molti modi, anche senza palcoscenico.
Barbara mi ha fatto una domanda che mi ha mandato in palla e infatti ci ho messo settimane per scrivere questo pezzo. Mi ha chiesto in cosa fossi cambiata in questi 9 anni dal calendario… Forse in consapevolezza su me stessa e le mie capacità.
Ho capito che se c è una cosa che mi ha sempre salvata in questa vita, una cosa che mi ha sempre permesso di cavarmela, una cosa che mi ha sempre salvato la faccia, ecco, questa non è mai stata la tanto agognata, desiderata, bramata bellezza fisica.
Piuttosto la mia intelligenza.
Se prima mi impegnavo per farmi definire bella, adesso mi appaga sentirmi dire che sono intelligente. Mi piace farmi dire che sono simpatica. Mi soddisfa sentirmi competente in qualcosa. Così ho capito che é la mente quella che andrebbe tenuta a dieta.
Dieta intesa non come privazione, anzi ma come corretta alimentazione.
C è stato un periodo in cui sui social andavo abbastanza forte, nonostante gli dedicassi poco tempo.
Poi è successo che il mio account instagram è stato hackerato più volte ed infine disattivato. Ho perso molti dei miei lavori e sopratutto molti dei miei ricordi, ma forse è stata anche la mia salvezza.
Mi sono disintossicata da tutta questa perfezione forzata. Questa perfezione a tutti i costi, perfezione del corpo, delle relazioni, della vita.
Mi chiedevo continuamente come si raggiungesse, cos’ altro avrei dovuto fare per sentirmi in linea con tutta questa gente di successo, tutta questa gente felice, tutta questa gente esteticamente impeccabile. Perché loro si e io no?!
Poi ho capito. Che i social sono un po’ uno specchietto per allodole,che non è possibile essere sempre felici e che la perfezione è un concetto in se per se relativo, dunque inesistente, in effetti.
Ho capito che potevo impiegare il mio tempo e le mie energie semplicemente per essere me stessa e magari avere istanti, seppur bevi, di felicità autentica, anziché perdere tempo a impalcare una felicità di carta, costruita sul giudizio altrui e su un metro di misura che non mi apparteneva.
E l’ eterna lotta col mio corpo?! Finalmente è finita. Sicuramente è importante
prendersi cura di se nel modo che solo tu puoi definire questa è la chiave.
Prendersi cura a tutto tondo, intendo. Che sia stando a dieta e fare sport o che sia uscire fuori con gli amici per l’aperitivo e vanificare una settimana di sacrifici alimentari in favore della serenità e del benessere psichico.
Sono sincera ci sono una miriade di cose che avrei voluto cambiare, talvolta anche quando si trattava semplicemente della conformazione fisica.
Ma non me stessa, quella mai! Oggi lo so bene.