A quando una Barbie curvy?
Da qualche anno rumors nel mondo dei fashion media annunciano e poi smentiscono l’arrivo di una Barbie “curvy”, ovvero una versione della bambola che si avvicini di più alle reali misure delle donne americane contemporanee. Al momento non c’è ancora nessuna comunicazione ufficiale della Casa statunitense produttrice del celebre pupazzo, ma lo scorso dicembre, su Facebook, l’agenzia di modelle Plus-Size Modelling ha realizzato un esemplare “plus” di Barbie chiedendo al proprio pubblico di lasciare un “like” se ritenesse necessario aggiornare le misure della bambola. La risposta unanime del web ha confermato la necessità di modificare i canoni estetici di uno dei giocattoli più popolari di tutti i tempi.
Barbie è da sempre sinonimo di avanguardia e di anticipazione di mode e tendenze. La Mattel, infatti, fu la prima azienda di giocattoli a realizzare, negli Anni ’60, la prima bambola dalla “pelle” nera. E allora perché non dare espressione a una realtà che nei soli Stati Uniti rappresenta il 60% delle donne?
Alcuni tentativi di proporre una versione plus-size sono già stati fatti, anche se meno noti. Capostipite è stata l’Emme Doll, pupazzo che prende le sembianze dalla formosa modella Emme Aronson, prima super-model della storia dalle fattezze esuberanti. Oppure il fenomeno, prodotto da Mattel, della bambola Rosie O’Donnel, famosa conduttrice televisiva americana, nota per il suo corpo morbido. Infine una curiosità: in Polonia è stata realizzata la bizzarra Ciotka Kena, una zia moderna di Ken dalle curve più marcate rispetto all’originale.
Insomma, cara Mattel, non sarebbe giunto il momento di aggiornare il giro vita di Barbie?
Elena Marradi