Il percorso di vita di Giuly Nikeris
Oggi parliamo di Giulia conosciuta in rete come Nikeris Giuly della provincia di Napoli di 36 anni che ovviamente come tante ragazze presentate su Beautifulcurvy ha un percorso di vita alle spalle che vi raccontiamo. Come è riuscita nel tempo ad accettarsi e amarsi dentro e fuori, vivendo in una società che ti mette sempre a dura prova, tra i canali social e gli occhi delle persone addosso che ti giudicano, senza conoscerti solo perché non rientri in una taglia canonica. Proprio per una taglia non standardizzata è pure difficile trovare un abito che ti piace e valorizzi. Un circolo vizioso che ti fa perdere l’amor proprio per affrontare la vita di tutti i giorni. Ma parte tutto da noi dobbiamo amarci per migliorarci per essere capaci di amare ed essere amati.
Sono stata una bambina rotondetta, molto timida, silenziosa ed insicura. Non ho praticato nessuno sport, solo un po’ di pallavolo da sola. Il primo confronto con la verità arriva a dieci anni, quando dovevo fare la prima comunione e la ricerca di un abito adatto, diventa un vero incubo. Per trovare un vestito dovevo andare nel reparto adulti vi immaginate? Oltre ad essere presa in giro dai miei amichetti soffrivo di questo essere grassottella… ma la cosa non migliorò crescendo. Ho provato diverse diete e fare dello sport… ma niente. Allora alle superiori mi coprivo con degli abiti da uomo enormi, riciclati dal mio fratello maggiore. Non valorizzavo le mie curve, ma le camuffavo. Ero talmente timida che mi vergognavo e mi chiudevo in me stessa, cosi ovviamente nessun ragazzo si avvicinava mai a me. Era un circolo vizioso, sembravo dura ed indifferente, ma in verità non mi accettavo con la mia taglia 48 a diciotto anni. Non mi piacevo e mi vergognavo, mi sentivo rifiutata come donna dai ragazzi. Soffrivo, perché mi sentivo brutta e grassa….ma sembravo una menefreghista e tosta.
Sono una ragazza che ama muoversi e non mi stanco facilmente, perciò andare in bici e le passeggiate in montagna mi piacevano. Più avanti quando ho iniziato a lavorare, ho cambiato anche il giro di amicizie e tra le varie diete, ho praticato anche diversi sport: aerobica, acquagym, nuoto, fit boxe e balli di gruppo. Il ballo di gruppo mi ha fatto rinascere, perché mi sono sentita bene ed ero libera di esprimermi. Non ero più la ragazza simpatica, autoironica e disponibile che faceva da tappezzeria.
Il percorso di vita di Giuly Nikeris
In palestra mi sentivo ridicola, come a ballare alle feste, ma vedevo che nonostante la mia fisicità, riuscivo a muovermi meglio di altre che erano più magre. Questo ha aumentato la mia autostima e perdendo chili facendo attività fisica, ho capito tra alti e bassi, che il peggior giudice di me stessa ero proprio io. Purtroppo tra stress lavorativi e delusioni emotive.. il cibo era diventata la mia grande consolazione… buttando giù il malumore con dei cibi che mi davano soddisfazione in quel momento. Ovviamente il mio peso era come un’altalena, andava su e giù. Dopo i miei 27 anni sono riuscita a trovare una bella autostima, grazie anche alle amicizie vere. Ai tempi pesavo più di cento chili, ma me ne fregavo di quello che pensava la gente. Grazie a due mie amiche ci siamo iscritte a una scuola di ballo caraibico e tra imbarazzo e confronto con l’altro sesso, mi sono lanciata e divertita. Cosi ho continuato anche l’anno dopo, anche se le mie amiche hanno rinunciato. Sono riuscita ad esibirmi all’età di 28 anni nel saggio della scuola, cosa impensabile per me pochi anni prima, davanti ai miei genitori e moltissime persone. Il ballo mi ha salvato la vita, perché era una vera passione, mi muovevo bene senza problemi di peso nonostante la mia taglia 56 vivevo bene. A 29 anni ho iniziato con la zumba, ma pesavo 116 chili questo incontro con la bilancia, ha segnato un cambiamento in me. Riuscivo a ballare, saltare e avevo la forza per quattro uscite durante il saggio, ma non riuscivo a dimagrire ed ero frustata.
A quel punto ho deciso di chiedere aiuto ad un nutrizionsta e uno psicologo per un percorso alimentare guidato. In meno di un anno sono riuscita a perdere 25 chili e mi sentivo meglio. Meno male che già prima avevo iniziato ad amarmi per iniziare questo percorso. A 30 anni ho preso finalmente in mano la mia vita e sono rinata, guardandomi finalmente con altri occhi dell’amore. Sono una donna molto sensibile e purtroppo nella vita ci sono sempre problemi, come la morte di un mio collega che assistevo, l’intervento al cuore di mia mamma e la perdita del lavoro che mi hanno fatto perdere un pò l’equilibrio alimentare che avevo raggiunto.
Il percorso di vita di Giuly Nikeris
Il ballo e il percorso alimentare mi hanno aiutato nel tempo, pensate che a 34 anni sono arrivata a pesare 75 chili e indossare una taglia 44. Incredibile vero ? Ma muovendomi di più e mangiando nel modo giusto sono riuscita a raggiungere questo traguardo. Adesso ho anche il coraggio di ballare con uno sconosciuto. Ho capito che quando ballo sono felice e che se riprendo qualche chilo, riesco comunque a perderlo per stare bene in salute. Non voglio tornare indietro essere curvy va bene, ma non plussize. Il grasso eccessivo e la malnutrizione non sono salutari.. ho delle gambe grosse e non penso che riuscirò a farle diventare snelle, ma non fa niente. Mi sono tolta lo sfizio di indossare molti capi che sognavo come le minigonne, le salopette, i pantaloncini corti e gli abiti a tubino.. che soddisfazione. Adesso dopo un anno di pandemia mondiale, di alti e bassi che abbiamo vissuto tutti, sto riprendendo la mia vita in mano e non è facile… stavo riprendendo peso per vari motivi anche di salute, ma indosso una 46/48 e sono felice, perché la mia autostima mi porterà lontano. Quello che ho imparato è che solo amandomi e accettandomi sono riuscita a cambiare il modo di vedermi e vivere in pace e serena.
Grazie per questa bella e lunghissima testimonianza Giulia che vedete come è cambiata negli anni. Complimenti per la forza che hai trovato in te