Dove è finita l’inclusione alla Milano Fashion Week?
Dove è finita l’inclusione alla Milano Fashion Week ? Non si capisce cosa sta succedendo alle sfilate milanesi. Se la stagione scorsa le modelle curvy erano tornate in alcune passerelle milanesi, comunque sempre con il contagocce, questa stagione scarseggiavano…. Ma a che gioco stiamo giocando ? Questa stagione diversi brand hanno incluso delle modelle più agè, ma hanno escluso le “curvy” .
Due modelle curvy che sono delle paladine della bodypositivity, riescono ad essere presenti come Paloma Elsesser che abbiamo visto da Marni e Ferragamo, mentre Ashley Graham è stata ospite d’onore alle sfilate di Etro, Alberta Ferretti e Dolce& Gabbana. Mentre ha sfilato solo per la giovane designer FebenX sostenuta da Dolce&Gabbana che ha sfilato durante la Milano Fashion Week.
Invece Marco Rambaldi è un giovane designer che ogni stagione include almeno una modella curvy . Da Rave Review si sono viste due modelle curvy. Si tratta di due giovani stiliste svedesi che usano dei tessuti d’arredamento riciclati per creare una collezione inclusiva. Ma sono delle vere meteore. Stay tuned !
In Italia regna ancora un concetto di bellezza stereotipata e non inclusiva. Si sono fatti dei passi avanti sul concetto del colore, dell’etnia, sull’età che è tutto giustissimo, ma per quanto riguarda la fisicità, sembra un concetto diverso. Mi chiedo quale donna è cosi magra, se non le modelle che muoiono di fame per poter sfilare a Milano? In altri paesi non è cosi rigido il concetto di bellezza. Anche perché se pensate che, le donne che hanno i soldi da spendere per la moda firmata, non indossano per forza una taglia XS.
Ci sono sfilate fuori calendario, dove sfilano delle donne curvy, che non sono modelle professioniste, ma che segnano lo spirito del tempo anche sui canali social.